PLAYGROUND 2023
Playground è l'installazione di una serie di stampe a secco ricavate dall’impressione diretta di indumenti lavorati e ricamati a mano. Piccole ciotole in ceramica punteggiano la composizione posta su una pedana rialzata.
Maglie, sciarpe ed altri capi ricamati nel tempo da mia madre, tramutati in carta, si fanno memoria di gesti di cura.
I rilievi bianchi ed ornati delle stampe si sovrappongono l’uno sull’altro, creando una trama di tracce e rimandi. Le ciotole in miniatura invitano al gioco, la loro dimensione minuta fa sembrare le stampe più grandi spostandole dalla loro identità di indumento verso una dimensione immaginaria.
La pressa, con la sua azione di forza che schiaccia, imprime e porta alla luce le tracce di un fare persistente, silenzioso e fragile.
La composizione evoca i pavimenti delle chiese come a rendere sacro il lavoro femminile, e insieme il gesto materno e il ticchettio dei ferri da calza che riga dopo riga tesse tempo e spazio insieme.
Progetto nato durante il periodo la residenza Primitivo contemporaneo presso la Fondazione Il bisonte di Firenze, grazie al MLGPRIZE (Maria Luigia Guaita Prize).
—————————————————————————————————————————————————————————————————
Playground is an installation consisting of a series of dry prints made from the direct impression of hand-worked and embroidered articles of clothing. Small ceramic bowls dot the composition, which is placed on a raised platform.
Knitwear, scarves and other garments my mother embroidered over the years have been printed on paper as memories of gestures of care.
The printed papers with their ornate white reliefs overlap, creating a web of marks and references. The tiny bowls invite play, their size making the embroidery patterns seem larger and shifting their identity as garments to an imaginary dimension.
With its crushing force, the press imprints and brings the traces of persistent, silent, delicate handicraft to light.
The composition recalls church floors, as if to render woman’s work and every mother’s gesture as sacred as the clicking of knitting needles weaving, line after line, time and space together.
The project came to light the Primitivo contemporaneo residency at the Il Bisonte Foundation in Florence, thanks to the Maria Luigia Guaita Prize (MLGPRIZE).
Video Giulia Sensi
DI ESTRI E DI LACUNE 2023
Di estri e di lacune è un ciclo di collages concepiti come bassorilievi e composti da tre differenti stampe unite insieme. Gli strappi e le crepe ottenute esercitando un’eccessiva pressione del torchio sulla carta sono scelte compositive. Nel mio lavoro sento l’esigenza di sovvertire l’elemento decorativo, lo faccio emergere per poi tradirlo. Portando la materia al limite delle sue capacità di resistenza, lo scontro di forze diventa elemento generativo. La forma di Di estri e di lacune ricorda quella del sarcofago: quel luogo/oggetto, in luce e ombra, che l’uomo dedica al passaggio nell’altrove.
—————————————————————————————————————————————————————————————————
OF EXTRAVAGANCES AND GAPS 2023
Of Extravagances and Gaps is a series of collages conceived as bas-reliefs and composed of three different prints united together. The tears and cracks resulting from excessive pressure of the press on the paper are intentional compositional choices. In my work, I feel the need to subvert the decorative element; I bring it to the surface only to betray it. By pushing the material to the limits of its resistance, the clash of forces becomes a generative element. The shape of Of Extravagances and Gaps resembles that of a sarcophagus: that place/object, in light and shadow, which man dedicates to the passage into the beyond.